Il 21 Marzo 2010 il gruppo Social Mob Napoli guidato da Alessandro Tolino e Sergio Noviello vuole mettere in risalto una problematica a nostro avviso di fondamentale importanza in una città importante come Napoli. In una Europa sempre più protesa verso la connettvità Wi-Fi riteniamo sia indecente che le istituzioni, ma anche i privati non si facciano carico di predisporre reti Wi-Fi a Napoli. Così come abbiamo fatto con il social mob contro la camorra dell’8 dicembre renderemo note il tipo di azione e la location prescelta solo pochi giorni prima.
Andiamo avanti con il nostro solito spirito di amore e partecipazione per difendere il nsotro territorio.
In nome della legalità possiamo fare tutto.
La tecnologia wi-fi permette la connessione internet gratuita in luoghi pubblici e privati.
Le reti Wi-Fi sono infrastrutture relativamente economiche e di veloce attivazione e permettono di realizzare sistemi flessibili per la trasmissione di dati usando frequenze radio, estendendo o collegando reti esistenti ovvero creandone di nuove.
Il Social Mob prende le sue mosse dal Flash Mob ma con una motivazione sociale,legata spesso a problematiche della nostra città. Con il termine flash mob (dall’inglese flash – breve esperienza e mob- moltitudine) si indica un gruppo di persone che si riunisce all’improvviso in uno spazio pubblico, mette in pratica un’azione insolita generalmente per un breve periodo di tempo per poi successivamente disperdersi. Il raduno viene generalmente organizzato attraverso comunicazioni via internet o tramite telefoni cellulari. In molti casi, le regole dell’azione vengono illustrate ai partecipanti pochi minuti prima che l’azione abbia luogo.