Nei palazzi della politica francese non sarà più consentito utilizzare il Blackberry: il dispositivo della RIM non garantirebbe comunicazioni sicure e potrebbe rivelarsi un pericoloso veicolo per passare in mani sbagliate informazioni riservate.
Lo ha comunicato una circolare del segretariato generale per la sicurezza nazionale (SGDN), lasciando basiti gli oltre 230 collaboratori del ministero che dispongono di terminali Blackberry dati in dotazione dalla stessa amministrazione.
Il timore maggiore deriva dal fatto che i dati trasmessi transitano su server collocati in Gran Bretagna e Stati Uniti e potrebbero perciò essere intercettati dalla potentissima National Security Agency (NSA), l’organismo del governo americano che ha il compito di proteggere i dati e i messaggi che giornalmente passano attraverso uffici governativi, Casa Bianca, ambasciate ecc., e di controllare tutto il traffico telefonico e di posta elettronica americano.
La circolare – che è stata resa pubblica dal quotidiano Le Monde – punta anche il dito sulle scarse misure di sicurezza messe a punto dalla casa produttrice la canadese Research In Motion, che da canto suo ha negato l’esistenza di un tale rischio.
“La NSA – ha spiegato RIM – non può visualizzare il contenuto di una comunicazione dati inviata attraverso i server Blackberry. Tutte le informazioni dati sono cifrate e l’origine delle mail non può essere tracciata”.
Già nel 2005, un altro quotidiano francese – La Tribune – aveva reso pubblica un’altra circolare del segretariato generale, la quale indicava che “non esiste nessuna misura in grado di garantire la riservatezza delle informazioni trasmesse via Blackberry”.
Questa circolare è arrivata dopo un test effettuato dal gruppo aeronautico EADS, che rivelava molte falle nel sistema di sicurezza del dispositivo. Falle che RIM si era impegnata a risolvere.
Il bando del Blackberry, dicono in molti a Bercy, porrà seri imbarazzi,visto che è stato proprio il ministero dell’Economia, delle Finanze e dell’Industria nel 2004 a dotare i suoi collaboratori di terminali mobili con funzioni di posta elettronica.
Nel corso delle numerose riunioni cui i funzionari pubblici devono partecipare anche all’estero, il cellulare è infatti ritenuto troppo invasivo, mentre l’email consente di intervenire in qualsiasi momento su un dossier urgente in tutta discrezione e di condividere le informazioni con diversi corrispondenti. Cosa che permette di guadagnare tempo ed efficienza.
La decisione di dotare tutti i dipendenti dello stesso dispositivo è maturata in considerazione del fatto che altrimenti ognuno avrebbe scelto un sistema diverso, creando problemi di compatibilità.
Il Blackberry è stato scelto dopo aver vagliato diversi dispositivi con eguali caratteristiche: il dispositivo della RIM è stato giudicato il migliore in termini di facilità d’uso, reputazione e sicurezza.
All’epoca, infatti, le altre soluzioni in lizza richiedevano installazioni più complicate e non erano ancora molto stabili né rodate.
Anche da uno studio condotto due anni fa dal responsabile dell’intelligence economica per il governo francese Alain Juillet, erano emersi seri dubbi riguardo la sicurezza dei dati trasmessi via Blackberry.
“Per dimostrare la loro buona fede, i banchieri americani durante le riunioni mettevano il Blackberry sul tavolo e staccavano la batteria”, ha riferito Juillet.
Il Blackberry, però è diventato quasi uno status symbol per uomini d’affari, politici, giornalisti e tante altre categorie di lavoratori, ma il governo francese ha deciso dunque di seguire l’esempio del settore privato. La compagnia petrolifera Total, ad esempio, non ha mai permesso ai suoi dipendenti di usare il Blackberry “anche” per motivi di sicurezza, ha precisato la società.
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Francia: giro di vite sul Blackberry. Il governo lo vieta nei palazzi della politica
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Nei palazzi della politica francese non sarà più consentito utilizzare il Blackberry: il dispositivo della RIM non garantirebbe comunicazioni sicure e potrebbe rivelarsi un pericoloso veicolo per passare in mani sbagliate informazioni riservate.
Lo ha comunicato una circolare del segretariato generale per la sicurezza nazionale (SGDN), lasciando basiti gli oltre 230 collaboratori del ministero che dispongono di terminali Blackberry dati in dotazione dalla stessa amministrazione.
Il timore maggiore deriva dal fatto che i dati trasmessi transitano su server collocati in Gran Bretagna e Stati Uniti e potrebbero perciò essere intercettati dalla potentissima National Security Agency (NSA), l’organismo del governo americano che ha il compito di proteggere i dati e i messaggi che giornalmente passano attraverso uffici governativi, Casa Bianca, ambasciate ecc., e di controllare tutto il traffico telefonico e di posta elettronica americano.
La circolare – che è stata resa pubblica dal quotidiano Le Monde – punta anche il dito sulle scarse misure di sicurezza messe a punto dalla casa produttrice la canadese Research In Motion, che da canto suo ha negato l’esistenza di un tale rischio.
“La NSA – ha spiegato RIM – non può visualizzare il contenuto di una comunicazione dati inviata attraverso i server Blackberry. Tutte le informazioni dati sono cifrate e l’origine delle mail non può essere tracciata”.
Già nel 2005, un altro quotidiano francese – La Tribune – aveva reso pubblica un’altra circolare del segretariato generale, la quale indicava che “non esiste nessuna misura in grado di garantire la riservatezza delle informazioni trasmesse via Blackberry”.
Questa circolare è arrivata dopo un test effettuato dal gruppo aeronautico EADS, che rivelava molte falle nel sistema di sicurezza del dispositivo. Falle che RIM si era impegnata a risolvere.
Il bando del Blackberry, dicono in molti a Bercy, porrà seri imbarazzi,visto che è stato proprio il ministero dell’Economia, delle Finanze e dell’Industria nel 2004 a dotare i suoi collaboratori di terminali mobili con funzioni di posta elettronica.
Nel corso delle numerose riunioni cui i funzionari pubblici devono partecipare anche all’estero, il cellulare è infatti ritenuto troppo invasivo, mentre l’email consente di intervenire in qualsiasi momento su un dossier urgente in tutta discrezione e di condividere le informazioni con diversi corrispondenti. Cosa che permette di guadagnare tempo ed efficienza.
La decisione di dotare tutti i dipendenti dello stesso dispositivo è maturata in considerazione del fatto che altrimenti ognuno avrebbe scelto un sistema diverso, creando problemi di compatibilità.
Il Blackberry è stato scelto dopo aver vagliato diversi dispositivi con eguali caratteristiche: il dispositivo della RIM è stato giudicato il migliore in termini di facilità d’uso, reputazione e sicurezza.
All’epoca, infatti, le altre soluzioni in lizza richiedevano installazioni più complicate e non erano ancora molto stabili né rodate.
Anche da uno studio condotto due anni fa dal responsabile dell’intelligence economica per il governo francese Alain Juillet, erano emersi seri dubbi riguardo la sicurezza dei dati trasmessi via Blackberry.
“Per dimostrare la loro buona fede, i banchieri americani durante le riunioni mettevano il Blackberry sul tavolo e staccavano la batteria”, ha riferito Juillet.
Il Blackberry, però è diventato quasi uno status symbol per uomini d’affari, politici, giornalisti e tante altre categorie di lavoratori, ma il governo francese ha deciso dunque di seguire l’esempio del settore privato. La compagnia petrolifera Total, ad esempio, non ha mai permesso ai suoi dipendenti di usare il Blackberry “anche” per motivi di sicurezza, ha precisato la società.
Alessandra Talarico
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